La musa in riva al fiume. La Quadreria Crivelli è una raccolta d’arte improntata alle simpatie classiciste e risorgimentali del nobile Vitaliano Crivelli, patriota e mecenate che teneva ottocentesca villeggiatura presso l’attuale biblioteca “Alessandro Manzoni” di Trezzo sull’Adda, dove la sua collezione è stata riordinata in museo nel 2014. Insieme alla Galleria del Premio Morlotti di Imbersago e al Ciclo pittorico Rossi nella parrocchia di Porto d’Adda, la Quadreria Crivelli apre a trittico la storia non solo pittorica del medio Adda. Ci scorta in visita al sito trezzese l’ottima Martina Molino, informatrice turistica di ProLoco Trezzo e consigliere di quell’associazione.
Chi arriva a Trezzo vi giunge spesso attirato dal fascino medievale del Castello Visconteo e dalle architetture idroelettriche della Centrale Taccani. Esiste in realtà un terzo gioiello nello scrigno trezzese, più “discreto” per dimensioni ma non meno seducente: è la Quadreria Crivelli, piccola ma ricca raccolta museale che ha sede nella biblioteca comunale “Alessandro Manzoni” (via Dante 12). Un museo in una biblioteca, o meglio, in una villa: perché Trezzo fu luogo di elezione per fortezze militari nel Trecento, e dal Seicento di case-vacanza (o per meglio dire, di ville di delizia). Era questo il nome delle residenze suburbane dove i nobili andavano a ritirarsi nei periodi di villeggiatura. E quali clima e paesaggio migliori di quello abduano per trascorrere qualche tempo lontano dalle frenetiche cure cittadine?
Fu così che apparve, affacciata sull’Adda, la villa oggi biblioteca. Passata di mano in mano, giunse infine tra le proprietà della famiglia milanese dei Crivelli. Nel 1860 Tiberio Crivelli la cedette volentieri al fratello, che sembrava apprezzarla molto più di quanto facesse lui. Eccolo allora, il nostro uomo: il nobile Vitaliano Crivelli, classe 1806, colui che collezionò i pezzi della futura quadreria. Vitaliano era un uomo sui generis: metà artista, metà soldato. Fervente patriota, frequentò gli ambienti risorgimentali più alti (tra i palchi della Scala guidò gli applausi canzonatori alla ballerina austriaca Fanny Essler, connazionale degli invasori) e quelli più bassi, durante l’esilio in Piemonte per evitare l’arresto, dove servì come soldato semplice.
Vitaliano coltivava, oltre alle amicizie mazziniane, anche quelle braidensi, stimolato dalla vicinanza tra il palazzo di famiglia in via Pontaccio 12 a Milano e l’Accademia di Brera: sviluppò così il suo personale gusto artistico, molto più classicista che romantico, favorito dallo stretto legame amicale con il pittore Agostino Comerio, e iniziò a collezionare opere d’arte con cui arricchire la residenza trezzese. Prima che il “tesoro” di Vitaliano diventi l’odierna quadreria, ci vuole ancora qualche passo: la cessione della villa in eredità al figlio Ariberto, poi la vendita alla famiglia Gardenghi e, nel 1966, il passaggio al Comune di Trezzo. Infine, il progetto della quadreria Crivelli viene inaugurato nel 2014: la raccolta si articola in tre sale e conserva dipinti, stampe statue e arredi.
La prima sala, dedicata al Seicento, ospita però anche una tavola tardo quattrocentesca, il pezzo forte della collezione: la pregiata Madonna con bambino di scuola leonardesca attribuita a Bernardino de’ Conti (1470-1523). La seconda stanza è un tuffo tra Sette e Ottocento – manierista da un lato, neoclassico dall’altro –, mentre l’ultima conduce idealmente nello studiolo di Vitaliano: trovano qui posto le stampe tanto di moda all’epoca, che riproducono, tra gli altri, dipinti di Rubens e gli ambienti del Museo Pio Clementino di Roma, e che in passato decoravano le pareti delle stanze private della villa.
E non è finita qui: alzati gli occhi dai libri, anche le altre stanze della biblioteca sono tutte da ammirare tra stucchi, soffitti affrescati, enormi specchi e il grandioso Incontro di Edipo cieco con le figlie di Giuseppe Bossi (1777-1815), mirabile resa a pennello delle lezioni di Giuseppe Parini sulla tragedia sofoclea, e con una storia fatta di sparizioni e ricomparse misteriose.
Martina Molino
Per approfondire
Luigi Beretta, Alla memoria di Vitaliano Crivelli, Milano 1873;
Magda Bettini, Elena Lissoni (a cura di), L’Edipo Ritrovato, Capriate San Gervasio 2004;
Alberto Crespi (a cura di), La Quadreria Crivelli di Trezzo sull’Adda, Trezzo sull’Adda 2014;
Antonio Fossati, “Vitaliano Crivelli” in L’Illustrazione Popolare, 6 luglio 1873;
Elena Lissoni, Vitaliano Crivelli collezionista e la sua villa a Trezzo sull’Adda, tesi di laurea discussa presso l’Università degli Studi di Milano, 2002/2003;
Antonio Picozzi, A don Vitaliano de’ Marchesi Crivelli, Milano 1873
Orari d’apertura: sabato dalle 14.45 alle 16.45
Biglietto:
- Gratuito per bambini 0-5 anni, disabili, possessori di Abbonamento Musei Lombardia
- € 2 (dai 6 anni in su)
- € 4 (cumulativo: Quadreria + salita alla torre del castello Visconteo)
Possibilità di visita guidata per gruppi e scuole (su prenotazione)
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